È attivo il Servizio "Il pediatra a domicilio".
I medici pediatri affiliati a Bios Prevention risponderanno 24 ore su 24, anche nei giorni festivi e negli orari più difficili. Può capitare infatti, che nei giorni festivi, in orari serali o notturni il tuo pediatra possa non essere reperibile.
Se il tuo bambino sta poco bene, sei disorientato su cosa fare per aiutarlo e non hai possibilità di recarti dal tuo pediatra di famiglia, chiama lo 06 82 00 01 38 e richiedi una visita medica pediatrica a domicilio.
In caso di problematiche acute come influenza, convulsioni febbrili, forte tosse o per controlli da dover eseguire dopo una terapia, prenota una visita specialistica pediatrica a domicilio, ti sentirai più sicura e il tuo bambino sarà stato visitato da un medico pediatra a domicilio senza uscire di casa.
Il servizio del pediatra a domicilio Bios Prevention comprende:
- Disponibilità immediata
- Visita medica specialistica pediatrica
- Ricette
- Iniezioni endovenose
- Certificato di malattia
- Avvio delle procedure diagnostico-terapeutiche più adatte al tuo bambino
In particolare nel primo anno di vita del bambino, e in casi di patologie gravi o problematiche serie o complicazioni di una malattia è consigliabile rivolgersi sempre al proprio medico pediatra. Se non il tuo pediatra di famiglia non è raggiungibile o reperbile affidati alla professionalità dei medici pediatri Bios Prevention e richiedi una visita specialistica pediatrica a domicilio.
In quali casi è opportuno contattare il pediatra a domicilio?
- Febbre alta e continua. Nel caso in cui siano presenti sintomi insoliti, come cefalea intensa, vomito e sonnolenza (sospetto di meningite), un dolore articolare acuto o un dolore addominale laterale associato a vomito.
- Febbre isolata e non spiegabile. In presenza di una febbre che non ha spiegazioni immediatamente evidenti, si deve ricorrere al pediatra.
- Diarrea acuta Nonostante le diarree infettive siano patologie che tendono a risolversi spontaneamente, tuttavia un numero elevato di scariche diarroiche, specialmente se associate a vomito, può causare una disidratazione importante che talvolta diviene impossibile gestire a domicilio.
- Sintomi al di sotto dei tre mesi. Al di sotto dei 3 mesi di vita, infatti, il medico dovrebbe essere sempre chiamato anche in presenza di febbre lieve.
- Tosse forte. Se questa si accompagna ad una frequenza respiratoria elevata oppure ad affanno respiratorio, si potrebbe trattare di una bronchite.
- Tosse che dura da più di una settimana. Se i motivi non sono ben chiari, si potrebbe sospettare che il bambino abbia inalato un corpo estraneo, quindi è opportuno rivolgersi al medico.
- Affanno respiratorio. Nel caso in cui il piccolo, improvvisamente, fa fatica ad inspirare ed espirare, potrebbe essere in corso una più o meno grave influenza polmonare.
- Perdita di appetito e sete. Quando il bambino continua a vomitare tanto, non riesce a bere, fa pochissima pipì, perde fame e peso,si potrebbe trattare di disidratazione, malattie gastrointestinali o infezioni, per cui è necessario chiamare con una certa urgenza il pediatra.
- Rossori. Se sulla pelle del bambino appaiono piccoli puntini o rossori, molto probabilmente si tratta di malattie esantematiche come varicella o scarlattina, oppure reazioni allergiche, dermatiti, o punture di insetto.
- Cadute improvvise e senza apparente motivo. Particolare attenzione è da dare alle cadute dei bimbi: quando il piccolo cade, batte la testa e presenta lividi, gonfiori o ferite nella zona colpita, bisogna in primis chiamare il proprio pediatra. Nei casi più gravi, è opportuno portarlo al Pronto Soccorso.
Come scegliere il pediatra
La scelta del pediatra è un momento importante: è a lui che affidate la salute di vostro figlio ed è quindi essenziale instaurare un rapporto di fducia, dialogo e reciproca collaborazione. Per scegliere il pediatra di famiglia basatevi sulle vostre preferenze, ma anche sui consigli di altri genitori che abbiano abitudini di vita simili alle vostre ed esigenze analoghe. Dovete sapere che i pediatri dedicano delle fasce orarie per rispondere al telefono e visitano su appuntamento per evitare lunghe attese.
Il ruolo del pediatra
- Il pediatra di famiglia è il punto di riferimento a cui fino ai 14 anni di vostro figlio.
- Il pediatra monitora lo sviluppo psico-fsico del bambino nel suo complesso e interviene nel caso di insorgenza di malattie. È lui la prima e fondamentale figura di riferimento specialistica per la salute di vostro figlio.
Di cosa si occupa il pedatria:
- Controlla lo sviluppo globale del bambino attraverso una serie di visite programmate definite “bilanci di salute”.
- Visita in caso di malattia e se necessario prescrive farmaci, esami, visite specialistiche, ricoveri.
- Compila e aggiorna il libretto sanitario pediatrico (o la cartella clinica elettronica).
- Dà consigli di educazione sanitaria: alimentazione, prevenzione delle malattie, sport, etc.
- Collabora con i medici specialisti per eventuali esami di approfondimenti
- Rilascia i certifcati richiesti per legge (ad esempio, per l’astensione dal lavoro di un genitore in seguito alla malattia del fglio).
Cosa fare in caso di emergenze
Situazioni di emergenza che richiedono provvedimenti immediati, si può presentare con una serie di sintomi e segnali che devono richiamare all’istante la vostra attenzione. Tra le più diffuse:
- Convulsioni: (se primo episodio: mettete bambino sul fanco in posizione di sicurezza e chiamare il 112/118). Dopo il successivo inquadramento diagnostico concordato con il vostro pediatra, se recidiva, somministrate il farmaco endorettale (diazepam) seguendo le istruzioni e indicazioni che vi avranno consegnato.
- Bambino che respira male: ci sono segni che devono allarmarvi. Il bambino respira in maniera “accelerata” eo respira “con la pancia” (cioè vedete la pancia del bambino fare su e giù velocemente).
- Al bambino diventano blu le labbra e le estremità delle mani. Questo fenomeno si chiama cianosi e può capitare se il bambino non respira per un determinato tempo. Ciò può avvenire in seguito all’inalazione di un corpo estraneo con rischio di soffocamento. Rappresenta una vera emergenza. Informatevi su dove si tengono corsi di disostruzione pediatrica, dove potrete imparare una serie di manovre che possono risultare salvavita.
- Pallore intenso: nei bambini di colore guardate il palmo delle mani.
- Ipotonia: perdita di tono muscolare e conseguente rilasciamento.
- Febbre molto alta. Sopra i 39-40 °C, se associata a chiazze emorragiche cutanee: solitamente cominciano alle estremità per poi diffondersi su tutto il corpo e possono andare da piccole emorragie a “capocchia di spillo” (petecchie) fino a vere e proprie chiazze emorragiche di alcuni centimetri (ematomi, lividi). Caratteristica importante per distinguerle da altri meno allarmanti manifestazioni cutanee febbrili è he non sbiadiscono se le comprimiamo col dito.
- Difficoltà all’allattamento, con suzione scarsa, respiro rumoroso e frequente.
- Insolita apatia, difficoltà a risvegliarsi o incapacità a riconoscervi. Soprattutto in seguito a vomito e diarrea prolungata con difficoltà a reintegrare liquidi.
- Febbre elevata con cute delle mani fredda e umida (corrisponde a un calo di pressione).